CP of Greece, MEPs of the KKE: Question on the unacceptable persecution of trade unionists in Italy

7/22/22 4:29 PM
  • Greece, Communist Party of Greece En It Europe Communist and workers' parties

MEPs of the KKE

Question on the unacceptable persecution of trade unionists in Italy

The MEPs of the KKEsubmitted a Question to the European Commission denouncing the persecution of trade unionists of USB and SI Cobas in Italy, who are demanding an improvement in their working conditions.

On the morning of 18 July 2022, on the order of the Piacenza prosecutor’s office and through house raids, the Italian police detained 4 elected trade unionists of USB and SI Cobas in the supply chain sectorand placed another 8 ones under house arrest and other preventive measures.

Furthermore, the prosecution has drawn up a 350-page indictment against the 8trade unionists and also against dozens of other workers and trade unionists, describing picketing, strikes, the protection of strikes, general assemblies, protests, etc.as “criminal activities”!

The Italian authorities, under the responsibility of the government, are provocatively proclaimingthe labour struggles and trade union demonstrations that took place in logistics warehouses from 2014 to 2021 against precarious work, the intensification of exploitation, and poor wages in business groups such as GLS, Amazon, FedEx - TNT, IKEA, Leroy Merlin to be “conspiracy to commit private violence, resistance to a public official, sabotage, and disruption of public service”. At the same time, strike-breaking, pressure, and blackmail by the employers escalated with the murders of workers Abd El Salaam in 2016 at GLS in Piacenza and AdilBelakhdim in 2021 at Lidl in Biandrate, which remain unsolved. Moreover, 3 months ago a provocation was revealed by USB trade unionists, which was staged at its headquarters.

The above events unfold in the context of EU best practices, which falsely seek to portray the EU as a “defender of rights”, while in reality, they have created an anti-labour framework implemented by all bourgeois governments, with an extension of the daily working time up to 13 hours, the abolition of the Sunday holiday, and the crushing of social security rights. The result of this strategy is the generalization of flexible work arrangements and the fact that over 50% of workers in the EU are not covered by a collective labouragreement. In the same reactive framework, harsh repressive measures are included, which are also reflected in the official figures, according to which trade unionism is already banned in 10 EU member states and in more than 15 member states, including Greece, measures are in place to ban or blatantly violate the right to strike.

In view of the above, Lefteris Nikolaou-Alavanos, MEP of the KKE, submitted the following question to the European Commission:

“What is the Commission’s position:

- On the demand for the workers’immediate acquittal from all accusations, as well as the release of the 8 trade unionists under house arrest?                                         

- On the fact that the Italian authorities have criminalized trade union activity, which is an inalienable right of workers, the struggles of workers to improve their working conditions, and the right of workers to decide, based on their internal trade union procedures, the organization of actions (general assemblies, protests, pickets, strikes) to inform and coordinate the struggle of workers to improve their working conditions?”.


 

Gruppo Parlamentare Europeo del KKE

Interrogazione sull'inaccettabile persecuzione dei sindacalisti in Italia

  

La persecuzione dei sindacalisti dell'USB e del SI Cobas in Italia, che chiedono un miglioramento delle loro condizioni di lavoro, viene denunciata dal Gruppo Parlamentare Europeo del KKE in un'interrogazione presentata alla Commissione Europea.

All'alba del 18 luglio 2022, su ordine della Procura di Piacenza e attraverso irruzioni domiciliari, la polizia italiana ha arrestato quattro sindacalisti e sottoposto agli arresti domiciliari e ad altre misure di prevenzione, altri otto sindacalisti eletti di USB e SI Cobas nel settore della logistica.

Inoltre, la procura ha redatto un atto d'accusa di 350 pagine contro gli otto, ma anche contro decine di altri lavoratori e sindacalisti, definendo "eventi criminali" i picchetti, gli scioperi, le assemblee generali, le proteste, ecc!

Le autorità italiane, sotto la responsabilità del governo, stanno provocatoriamente riducendo ad "associazione a delinquere finalizzata alla violenza privata, alla resistenza a pubblico ufficiale, al sabotaggio e all'interruzione di pubblico servizio" le lotte sindacali e le mobilitazioni sindacali che hanno avuto luogo nei magazzini della logistica dal 2014 al 2021, contro il lavoro precario, l'intensificazione dello sfruttamento e i salari da fame in gruppi aziendali come GLS, "Amazon", "FedEx" - TNT, "IKEA", "Leroy Merlin". Allo stesso tempo, l’interruzione degli scioperi, le pressioni e i ricatti da parte dei datori di lavoro si sono intensificati con gli omicidi dei lavoratori Abd El Salaam nel 2016 alla GLS di Piacenza e Adil Belakhdim nel 2021 alla Lidl di Biandrate, che rimangono irrisolti. Mentre tre mesi fa i sindacalisti dell'USB hanno rivelato che una provocazione è stata inscenata presso la loro sede nazionale.

Quanto sopra si svolge sul terreno delle "migliori pratiche" dell'UE, che cerca falsamente di ritrarre l'UE come "difensore dei diritti", mentre in realtà ha creato un quadro anti-lavorativo attuato da tutti i governi borghesi, con un'estensione dell'orario di lavoro giornaliero fino a 13 ore, l'abolizione della festività domenicale e la frantumazione dei diritti assicurativi. Il risultato di questa strategia è la generalizzazione del lavoro flessibile e il fatto che oltre il 50% dei lavoratori nell'UE non è coperto da un contratto collettivo. Nello stesso quadro reattivo si inseriscono le brutali misure repressive, che si riflettono anche nelle cifre ufficiali, secondo le quali in 10 Stati membri dell'UE il sindacalismo è già vietato e in più di 15 Stati membri, tra cui la Grecia, sono in vigore misure che vietano o violano palesemente il diritto di sciopero.

Alla luce di quanto sopra, l'eurodeputato del KKE Lefteris Nikolaou - Alavanos ha presentato le seguenti interrogazioni alla Commissione europea:

“Qual è la posizione della Commissione?

- Sulla richiesta di rilascio immediato di tutte le categorie di lavoratori, nonché sulla liberazione degli otto sindacalisti agli arresti domiciliari?

- Sul fatto che le autorità italiane hanno criminalizzato l'attività sindacale stessa, che è un diritto inalienabile dei lavoratori, le lotte dei lavoratori per migliorare le loro condizioni di lavoro e il diritto dei lavoratori di decidere, sulla base delle loro procedure sindacali interne, di organizzare azioni (assemblee generali, proteste, scioperi) per informare e coordinare la lotta dei lavoratori per migliorare le loro condizioni di lavoro?